Tra i personaggi che fanno la loro comparsa (più o meno prolungata) nella nuova serie televisiva di Star Trek: Picard compare una vecchia conoscenza dei fan di The Next Generation, ovvero l'ex drone Borg Hugh (Tugh nella resa italiana).
Anche in questa occasione interpretato da Jonathan Del Arco, in Picard lo vediamo a capo del Progetto di Recupero Borg come direttore esecutivo sull'Artefatto, cubo Borg che a causa di un guasto piuttosto importante a tutta una serie di sub-matrici venne repentinamente scollegato dalla Collettività.
Il suo compito principale è quello di guidare a una pronta guarigione tutti quegli xBs (ex-Borg) che così brutalmente si sono trovati scollegati dalla Collettività - pronta guarigione che implica il recuperare anche la propria individualità, che è la cosa più importante di ogni xBs.
All'interno di The Next Generation Hugh compare in un paio di occasioni: in I, Borg, quando viene trovato da una squadra di sbarco dell'Enterprise su un pianeta dell'ammasso stellare di Argolis; e nel doppio episodio Descent, dove lo vediamo al fianco di Lore (asceso a leader di alcuni Borg scollegati e ancora un po' spaesati dalla propria nuova situazione di individui).
Nell'universo espanso (chiaramente non canonico, ricordiamocelo) il personaggio di Hugh, a capo di un vascello Borg di Liberati, viene ripreso nel romanzo Greater than the Sum di Christopher L. Bennett, dove accorre in aiuto di Picard e del suo equipaggio quando questi si trovano costretti a interagire con l'Einstein, vascello federale assimilato qualche mese prima durante gli avvenimenti narrati in Before Dishonor di Peter David (evito spoiler nel caso desideraste leggere i romanzi in questione).
Ho trovato l'evoluzione di Hugh da Tre di Cinque (in I, Borg) a individuo "maturo" e a capo di un progetto di recupero di ex-Borg (Star Trek: Picard) davvero interessante, ritengo anzi un peccato che non si sia avuta la possibilità di osservare questa crescita come avvenuto per Sette di Nove in Voyager.
Quando lo vediamo in The Next Generation è spaesato, insicuro di sé, in bilico tra la sua vecchia vita (corrispondente alla Collettività) e una nuova vita come individuo (tema piuttosto importante in tutto Star Trek, a partire dalla Serie Originale per arrivare anche fino a Picard). In Picard, invece, è un individuo maturo, sicuro di sé, con tutte le buone intenzioni di portare alla normalità (o almeno di provarci) tutti coloro che come lui - e tanti altri prima di loro - si erano ritrovati imprigionati per tanto tempo nella Collettività (in alcuni casi molto spesso avendo conosciuto, come Sette di Nove, solo quella) e non più abituati al sapore dell'individualità - che sarà un argomento su cui tornerò magari in un altro articolo, visto che sembra proprio voler persistere nei miei ultimi lavori.
Ora, non pensate che io vi abbia proposto Hugh perché sono particolarmente fissata con i Borg (anche se, in effetti, l'elevato numero di pubblicazioni su questa particolare specie trek potrebbe sostenere la vostra tesi).
Ma un motivo per parlare di Hugh comunque c'è: quando il suo personaggio è stato annunciato come presente in alcune delle puntate della nuova serie televisiva Trek ammetto di essere rimasta tra il perplessa e il piacevolmente sorpresa. Lo avevano sviluppato in realtà piuttosto poco nella serie televisiva di The Next Generation e un po' mi era dispiaciuto: sono sempre stata molto curiosa di sapere l'evoluzione del suo personaggio dopo che l'Enterprise era riuscita a bloccare nuovamente Lore nel suo ennesimo tentativo di ottenere vendetta.
Il mio timore, la mia perplessità riguardavano il tempo che lo avremmo visto sullo schermo (che ammetto non avermi soddisfatto del tutto) e come avrebbero gestito il suo personaggio (anche lì, non ho poi avuto tutte queste soddisfazioni). Speravo, come ho già detto, che gli dessero più spazio e/o che ci fornissero qualche spunto un più sul suo passato e fino alla sua carica all'interno dell'Artefatto; anche la conclusione del suo arco narrativo mi ha un po' lasciata delusa, speravo in un'altra soluzione rispetto a quella che hanno scelto di impiegare gli showrunner della serie TV.
E voi, cosa ne pensate?
Anche in questa occasione interpretato da Jonathan Del Arco, in Picard lo vediamo a capo del Progetto di Recupero Borg come direttore esecutivo sull'Artefatto, cubo Borg che a causa di un guasto piuttosto importante a tutta una serie di sub-matrici venne repentinamente scollegato dalla Collettività.
Il suo compito principale è quello di guidare a una pronta guarigione tutti quegli xBs (ex-Borg) che così brutalmente si sono trovati scollegati dalla Collettività - pronta guarigione che implica il recuperare anche la propria individualità, che è la cosa più importante di ogni xBs.
All'interno di The Next Generation Hugh compare in un paio di occasioni: in I, Borg, quando viene trovato da una squadra di sbarco dell'Enterprise su un pianeta dell'ammasso stellare di Argolis; e nel doppio episodio Descent, dove lo vediamo al fianco di Lore (asceso a leader di alcuni Borg scollegati e ancora un po' spaesati dalla propria nuova situazione di individui).
Nell'universo espanso (chiaramente non canonico, ricordiamocelo) il personaggio di Hugh, a capo di un vascello Borg di Liberati, viene ripreso nel romanzo Greater than the Sum di Christopher L. Bennett, dove accorre in aiuto di Picard e del suo equipaggio quando questi si trovano costretti a interagire con l'Einstein, vascello federale assimilato qualche mese prima durante gli avvenimenti narrati in Before Dishonor di Peter David (evito spoiler nel caso desideraste leggere i romanzi in questione).
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Hugh in Star Trek: The Next Generation |
Quando lo vediamo in The Next Generation è spaesato, insicuro di sé, in bilico tra la sua vecchia vita (corrispondente alla Collettività) e una nuova vita come individuo (tema piuttosto importante in tutto Star Trek, a partire dalla Serie Originale per arrivare anche fino a Picard). In Picard, invece, è un individuo maturo, sicuro di sé, con tutte le buone intenzioni di portare alla normalità (o almeno di provarci) tutti coloro che come lui - e tanti altri prima di loro - si erano ritrovati imprigionati per tanto tempo nella Collettività (in alcuni casi molto spesso avendo conosciuto, come Sette di Nove, solo quella) e non più abituati al sapore dell'individualità - che sarà un argomento su cui tornerò magari in un altro articolo, visto che sembra proprio voler persistere nei miei ultimi lavori.
Ora, non pensate che io vi abbia proposto Hugh perché sono particolarmente fissata con i Borg (anche se, in effetti, l'elevato numero di pubblicazioni su questa particolare specie trek potrebbe sostenere la vostra tesi).
Ma un motivo per parlare di Hugh comunque c'è: quando il suo personaggio è stato annunciato come presente in alcune delle puntate della nuova serie televisiva Trek ammetto di essere rimasta tra il perplessa e il piacevolmente sorpresa. Lo avevano sviluppato in realtà piuttosto poco nella serie televisiva di The Next Generation e un po' mi era dispiaciuto: sono sempre stata molto curiosa di sapere l'evoluzione del suo personaggio dopo che l'Enterprise era riuscita a bloccare nuovamente Lore nel suo ennesimo tentativo di ottenere vendetta.
Il mio timore, la mia perplessità riguardavano il tempo che lo avremmo visto sullo schermo (che ammetto non avermi soddisfatto del tutto) e come avrebbero gestito il suo personaggio (anche lì, non ho poi avuto tutte queste soddisfazioni). Speravo, come ho già detto, che gli dessero più spazio e/o che ci fornissero qualche spunto un più sul suo passato e fino alla sua carica all'interno dell'Artefatto; anche la conclusione del suo arco narrativo mi ha un po' lasciata delusa, speravo in un'altra soluzione rispetto a quella che hanno scelto di impiegare gli showrunner della serie TV.
E voi, cosa ne pensate?