Conosciamo la Dottoressa ERIN MACDONALD la nuova consulente scientifica del franchise di STAR TREK

La Dottoressa Erin Macdonald si definisce una "Scozzes-Americana tatuata N7 Serpeverde ribelle della Flotta Stellare". Come astrofisica, ha lavorato al progetto LIGO per la ricerca delle onde gravitazionali nel cosmo. Tra i suoi tatuaggi c'è una bellissima USS Voyager. Tiene regolarmente conferenze scientifiche in occasione di convegni, recentemente anche a bordo della crociera di Star Trek The Cruise. Alla fine dell'anno scorso è diventata il consulente scientifico ufficiale di Star Trek, a partire dalla terza stagione di Discovery.
TrekMovie l'ha intervistata approfondendo, tra i tanti aspetti della sua vita professionale, il coinvolgimento con Star Trek. Di seguito alcuni passaggi estratti dall'intervista.
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D: Parlami del tuo rapporto con Star Trek.
MACDONALD: Quando ero bambina non mi ha mai attratto, perché i miei genitori non erano grandi fan della fantascienza. Avevo un carissimo amico che è cresciuto con dei genitori molto Trekkie, quello è stato il mio unico rapporto con Star Trek. Non sapevo nemmeno di cosa si trattasse. E così è stato fino a quando non sono andata al college e mi sono laureata in fisica: ci sono un sacco di fan di Star Trek tra i fan della fisica! Mettevano i DVD di The Next Generation durante le feste ed è così che sono entrata in contatto con Star Trek.

D: Qual è stato il tuo primo contatto con il fandom?
MACDONALD: La mia prima esperienza come fan l'ho avuta quando è uscito il primo film Kelvin, la stessa sera in cui mi sono laureata. Sono andata a vedere il film con un sacco di astrofisici. E' in quell'occasione che ho percepito il fandom e l'ho adorato. Ho scoperto che appartenevo a quel mondo, anche se ero una sorta di anomalia, perché non mi ero ancora immersa in nessuna delle serie televisive.

D: Molte persone si avvicinano alla scienza, all'astrofisica grazie a Star Trek; per te sembra essere stato l'opposto.
MACDONALD: Per me è stata la fantascienza, non Star Trek. E' grazie alla serie The X-Files che ho voluto studiare fisica e astrofisica, perché Dana Scully è laureata in fisica e ha studiato astrofisica. Poi ho visto il film e letto il libro Contact e lì ho trovato un'altra donna forte a cui ispirarmi.

D: Qual è il tuo personaggio Trek preferito?
MACDONALD: Non è un segreto, Janeway è il mio capitano preferito. E molti dei miei riferimenti scientifici sono incentrati su Voyager a causa della quantità di contenuti scientifici presenti in quella serie.
D: E ora sei la consulente scientifica di Star Trek. Come hai fatto a diventarlo e cosa compete il tuo ruolo?
MACDONALD: E' il lavoro dei miei sogni. Siccome ho parlato di Star Trek nei miei libri e parlo di Star Trek nelle mie conferenze scientifiche, hanno iniziato a invitarmi alle convention ufficiali di Star Trek. A un certo punto qualcuno si è reso conto che avere una persona dietro le quinte capace di veicolare la scienza attraverso Star Trek sarebbe stato un vantaggio. Quindi mi hanno assunto per fare proprio questo. Però non significa che tutte le produzioni mi stiano utilizzando. Io comunque sono disponibile per tutte le serie: tengo traccia di tutta la tecnologia, di tutti i viaggi e di tutto ciò che viene menzionato. Tutte queste serie sono collocate in momenti diversi della linea temporale e qualcuno deve tenere a mente tutto. Quella sono io. Ovviamente mi concentro sulla tecnologia, le tecnociance - i termini inventati che si riferiscono alla tecnologia del futuro - e lo spazio, la galassia, le stelle. Non vedo l'ora che le cose su cui ho lavorato vengano trasmesse, in modo da poterne parlare!
D: Hai lavorato principalmente sulla terza stagione di Star Trek: Discovery?
MACDONALD: Sì. Ma ho anche lavorato con gli autori della serie animata per bambini di Nickelodeon, ancora senza titolo. Ci vorrà un po' prima di poterla vedere, ma è stato davvero interessante.
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