Star Trek: Generazioni venne realizzato senza la partecipazione di Leonard Nimoy, che si rifiutò di dirigere il film e di prendere parte con un cameo nel ruolo di Spock, perché lo odiava.
Scopriamo insieme tutti i retroscena all'interno di questo articolo! Il defunto Leonard Nimoy non partecipò a Star Trek: Generazioni perché odiava la sceneggiatura ed odiò anche il film finito.
Nimoy non solo ha interpretato il vulcaniano Spock nella Serie Classica di Star Trek, ma divenne uno dei registi più celebri del franchise dopo aver diretto Star Trek III: Alla ricerca di Spock e Star Trek IV: Rotta verso la Terra, che fu il film di maggior successo sulla scia della TOS.
Naturalmente Nimoy fu la prima scelta della Paramount per dirigere Star Trek: Generazioni, ma rifiutò il lavoro e questo passò al regista di Star Trek: The Next Generation David Carson.
Star Trek: Generazioni venne concepito come il salto sul grande schermo del cast di Star Trek: The Next Generation e come il passaggio del testimone da parte del cast della TOS.
Originariamente la Paramount voleva un film corale in cui l'intero cast originale sarebbe apparso all'inizio, anche se poi solo il Capitano James T. Kirk (William Shatner) avrebbe fatto squadra con il Capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) di TNG a fine film, e la vicenda si sarebbe conclusa con la morte di Kirk.
Tuttavia la maggior parte del cast originale, tra cui DeForest Kelley e Leonard Nimoy, rifiutò quelli che, a loro avviso, erano solo dei cameo un po' pompati.
Gli attori, sostenitori della TOS, erano convinti che farli apparire in Generazioni avrebbe infangato il modo in cui avevano accettato la fine di un'era con Star Trek VI: Rotta verso l'ignoto. Solo Shatner, James Doohan nel ruolo di Scotty e Walter Koenig in quello di Chekov firmarono il contratto per Generazioni.
Nimoy, in definitiva, non voleva avere nulla a che fare con Star Trek VII.
Nel saggio The Fifty-year Mission: The Next 25 Years di Mark. A. Altman e Edward Gross, i registi di Star Trek: Generazioni hanno svelato candidamente il tumulto che si era andato a creare dietro le quinte quando ricevettero l'accoglienza fredda di Leonard Nimoy nei confronti del film.
Il co-sceneggiatore di Generazioni, Brannon Braga, che nutre molti rimpianti sul prodotto finale, ricorda:
Solo allora il progetto venne passato a Nimoy, che non rimase affatto contento di ciò che lesse. Berman ricorda diplomaticamente:
Per quanto riguarda le ultime riflessioni di Leonard Nimoy su Star Trek: Generazioni, il compianto attore-regista disse brevemente:
Fonte: Screenrant
Scopriamo insieme tutti i retroscena all'interno di questo articolo! Il defunto Leonard Nimoy non partecipò a Star Trek: Generazioni perché odiava la sceneggiatura ed odiò anche il film finito.
Nimoy non solo ha interpretato il vulcaniano Spock nella Serie Classica di Star Trek, ma divenne uno dei registi più celebri del franchise dopo aver diretto Star Trek III: Alla ricerca di Spock e Star Trek IV: Rotta verso la Terra, che fu il film di maggior successo sulla scia della TOS.
Naturalmente Nimoy fu la prima scelta della Paramount per dirigere Star Trek: Generazioni, ma rifiutò il lavoro e questo passò al regista di Star Trek: The Next Generation David Carson.
Star Trek: Generazioni venne concepito come il salto sul grande schermo del cast di Star Trek: The Next Generation e come il passaggio del testimone da parte del cast della TOS.
Originariamente la Paramount voleva un film corale in cui l'intero cast originale sarebbe apparso all'inizio, anche se poi solo il Capitano James T. Kirk (William Shatner) avrebbe fatto squadra con il Capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) di TNG a fine film, e la vicenda si sarebbe conclusa con la morte di Kirk.
Tuttavia la maggior parte del cast originale, tra cui DeForest Kelley e Leonard Nimoy, rifiutò quelli che, a loro avviso, erano solo dei cameo un po' pompati.
Gli attori, sostenitori della TOS, erano convinti che farli apparire in Generazioni avrebbe infangato il modo in cui avevano accettato la fine di un'era con Star Trek VI: Rotta verso l'ignoto. Solo Shatner, James Doohan nel ruolo di Scotty e Walter Koenig in quello di Chekov firmarono il contratto per Generazioni.
Nimoy, in definitiva, non voleva avere nulla a che fare con Star Trek VII.
Nel saggio The Fifty-year Mission: The Next 25 Years di Mark. A. Altman e Edward Gross, i registi di Star Trek: Generazioni hanno svelato candidamente il tumulto che si era andato a creare dietro le quinte quando ricevettero l'accoglienza fredda di Leonard Nimoy nei confronti del film.
Il co-sceneggiatore di Generazioni, Brannon Braga, che nutre molti rimpianti sul prodotto finale, ricorda:
“Il regista era inizialmente Leonard Nimoy... Nimoy lesse la sceneggiatura, la odiò e sentiva che l'unica parte interessante della storia era il chip emozionale di Data. A questo proposito, probabilmente non sbagliava.”La troupe di TNG ed il produttore di Star Trek: Generazioni, Rick Berman, ebbero un litigio con Nimoy per via del suo rifiuto e, come racconta Braga:
“Non si sono più parlati. Erano entrambi stufi l'uno dell'altro.”La rabbia di Nimoy nacque, in parte, dal fatto che in quanto potenziale regista non gli venne data la possibilità di riscrivere la sceneggiatura di Star Trek: Generazioni e di sostenere le sue idee. Berman, Braga ed il co-sceneggiatore Ronald D. Moore collaborarono alla scrittura di Generazioni e la Paramount la approvò poiché gli sceneggiatori si adattarono alle richieste dello studio riguardo ciò che ci doveva essere nel film.
Solo allora il progetto venne passato a Nimoy, che non rimase affatto contento di ciò che lesse. Berman ricorda diplomaticamente:
“Quando Leonard l'ha letto ha detto: 'Questo ha bisogno di una riscrittura da pagina uno.' Gli dissi di no... e ci separammo.”Berman ha anche ammesso:
“Era insolito per noi scrivere una sceneggiatura senza alcun regista intorno. Il signor Nimoy aveva ragione nel dire che probabilmente avrebbe dovuto avere il permesso di cambiarla.”Il problema di Nimoy con Star Trek: Generazioni riguardava la storia e la caratterizzazione dei personaggi. Nimoy paragonò Generazioni al problematico debutto alla regia di William Shatner, Star Trek V: L'ultima frontiera, che però preferì:
“Il quadro generale di Bill... aveva i suoi problemi interni... che non sarebbe mai stato in grado di superare. Ma Generazioni mi ha dato fastidio. Mio Dio, cosa stanno facendo? Perché quella scena? Dove vogliono andare a parare? Questa è stata la ragione per cui non sono stato coinvolto nella realizzazione.”Inoltre Nimoy era avvilito per il modo in cui Spock era stato scritto nel suo cameo:
“Il personaggio di Spock aveva una dozzina di battute che potevano benissimo essere assegnate a chiunque altro, cosa che hanno fatto.”Infine, Nimoy vide Star Trek: Generazioni non come un film vero e proprio, ma come un espediente di marketing della Paramount:
“Star Trek VII è stato un evento mediatico. Generazioni... due capitani si incontrano nel Nexus. OK, qualcosa da vendere. E ci hanno venduto molto bene... ma non credo che il quadro generale fosse buono.”È un po' scioccante vedere fino a che punto a Nimoy non piacesse Star Trek: Generazioni, ma l'attore tornò nel franchise per re-interpretare Spock in Star Trek 2009 di J.J. Abrams.
Per quanto riguarda le ultime riflessioni di Leonard Nimoy su Star Trek: Generazioni, il compianto attore-regista disse brevemente:
“I miei sentimenti verso Generazioni sono molto negativi.”