Un episodio di STAR TREK: VOYAGER spiegherebbe le origini del THE BURN, il cataclisma che disgrega la Federazione nella terza stagione di DISCOVERY
Per quanto ancora non si abbiano informazioni su cosa sia successo effettivamente, alcuni fan hanno proposto una teoria alquanto interessante che collegherebbe il fenomeno conosciuto come "The Burn" a una puntata di Star Trek: Voyager intitolata Direttiva Omega.
ATTENZIONE: QUANTO SEGUE POTREBBE CONTENERE SPOILER SULLA PROSSIMA STAGIONE DI STAR TREK: DISCOVERY.
Nell'episodio sopra citato il Capitano Janeway dice che una certa "particella Omega" sia «la sostanza più potente mai conosciuta», derivato molto raro dalla Boronite: una singola particella Omega ha la potenza di un nucleo di curvatura. Fu scoperta per la prima volta nel 23° secolo, quando si cercava una fonte (quasi) inesauribile di energia, ma l'elemento in questione si sarebbe destabilizzato, distruggendo completamente una base scientifica federale e destabilizzando l'intera regione.
Ben presto si scoprì che non c'era alcun modo per riuscire a stabilizzare tale particella, ogni tentativo fatto si era concluso con un disastro: il primo tentativo della Federazione creò numerose fratture nel subspazio, disturbando l'intera regione. L'incidente fu secretato e la Federazione implementò la cosiddetta Direttiva Omega, conosciuta unicamente dai Capitani e dagli Alti Ufficiali: ogni qual volta i sensori avessero identificato la particella, gli ordini erano di distruggerla a qualsiasi costo, anche se questo implicava violare la Prima Direttiva. Si trattava di una componente così pericolosa da portare la Federazione a violare persino uno dei principi più importanti, quale la Prima Direttiva appunto, affinché fosse distrutta.
Ma il pericolo dato dalla Particella Omega non si limita (e qui citiamo le parole del Capitano Janeway) a «distruggere mezzo Quadrante»: cosa davvero disturba la Federazione, in realtà, sono le ripercussioni che si avrebbero nel subspazio, che impedirebbero (e hanno impedito, a pensarci bene) il viaggio a curvatura, uno degli elementi fondamentali affinché possa avvenire un "primo contatto".
Secondo TrekMovie, uno degli indizi nel trailer che porterebbero a pensare alla Particella Omega sarebbe il momento in cui Saru, sul pianeta in cui la Discovery esegue un atterraggio di fortuna, incontra un presunto Coridanite che gli dice: «Ho sempre creduto che voi foste là fuori, da qualche parte, e che noi fossimo sempre e comunque parte della Federazione, non importa cosa succeda». Questo fa pensare che vi sia un'interruzione delle comunicazioni e dei viaggi spaziali, e cosa se non la Particella Omega potrebbe essere la causa di questa disastrosa situazione?
Ecco perché si potrebbe pensare che una bella esplosione causata da diverse Particelle Omega potrebbe impedire il viaggio a curvatura all'interno della Federazione e, probabilmente, in tutta la Galassia, oltre a tagliare ogni possibile comunicazione tra i vari pianeti e colonie. Addirittura le tempistiche di comunicazione sarebbero nettamente dilatate, con anni se non decenni tra un messaggio e l'altro. Le navi sarebbero obbligate a tornare a muoversi con la propulsione subluce. La prima conseguenza sarebbe un distanziamento non solo tra i membri della Federazione, ma anche tra la Federazione e le altre potenze (Klingon, Romulani, Ferengi e affini).
Ma chi potrebbe aver causato questo disastro a livello galattico?
Il primo e più ovvio sospettato non può che risiedere in una delle più antiche nemesi della Federazione: i Borg. Secondo quanto mostrato in Voyager, i Borg sembrano essere particolarmente ossessionati dalla perfezione che ravvedono nella Particella Omega. Avrebbero appreso dell'esistenza di questo particolarissimo elemento ben prima della Federazione, assimilando dozzine di civiltà che hanno nella propria mitologia riferimenti all'Omega, tra cui il mito secondo il quale essa sia «una sostanza capace di bruciare il cielo». Vi dice niente? [To Burn = Bruciare]
A un certo punto, sempre secondo quando mostrato in Voyager, i Borg avrebbero assimilato una razza aliena ben superiore alle altre, il che avrebbe permesso loro di creare una singola Particella Omega. Non che la cosa avesse dato risultati positivi, in realtà: la situazione era degenerata piuttosto in fretta, con la risultante che i Borg persero ben ventinove vascelli e oltre 600.000 droni. Ma ciò non toglie che Sette ritenne quell'esperienza una sorta di vittoria: in fondo erano riusciti a mantenere stabile la particella per un tempo corrispondente a un trillione di nanosecondo, se ci pensate è un record per l'epoca.
Chi ci dice che i Borg, sempre alla continua ricerca della perfezione, non fossero ancora in circolazione otto secoli dopo e avessero dato una seconda chance alla creazione di questa pericolosissima particella... ma su scala così grande da mettere in subbuglio non solo il proprio quadrante, ma tutta la Via Lattea?
In realtà c'è anche un'altra possibilità, se vogliamo mantenerci sulla teoria che questa particella sia stata effettivamente la causa di tutto il caos in cui la Federazione (e non solo) sarebbe andata a trovarsi nel 3188: magari una popolazione isolazionista e/o avversa alla tecnologia sarebbe riuscita a produrre su larga scala la Particella Omega, causando di proposito il cataclisma conosciuto come "The Burn", portando l'intera galassia a recedere tecnologicamente ai viaggi precurvatura. Che sia questo il nuovo mistero legato alla prossima stagione di Star Trek: Discovery? In uno scenario di questo genere la U.S.S. Discovery diventerebbe la nave più potente in circolazione, l'unica in grado di muoversi al di fuori della curvatura grazie al motore a spore, che permette al vascello di solcare la rete miceliale.
Quindi, l'ipotesi che ci possa essere di mezzo la particella Omega potrebbe essere quella che dà un senso agli avvenimenti che aprono la terza stagione, ma risponde anche alla domanda che in molti si sono effettivamente posti: perché si è deciso di portare la terza stagione di Discovery, che sappiamo essere ambientata nel 32esimo secolo, in un'era buia. Con la questa nuova stagione, inoltre, Discovery osa davvero andare «là dove mai nessuno è giunto prima»: il 32esimo secolo è ancora tutto da scoprire!
Anche se per i canoni del futuro la U.S.S. Discovery risulterebbe un bel pezzo da museo, non dimentichiamoci di come è finita la seconda stagione: le informazioni riguardanti il motore a spore sono state completamente eliminate dai rapporti (o secretate), quindi nessuno sa effettivamente dell'esistenza di questa tecnologia. Anzi, probabilmente il motore a spore potrebbe essere utilizzato anche quando la Particella Omega avesse davvero creato tutta quella serie di problemi al subspazio impiegato per i viaggi a curvatura.
Il nuovo trailer ci ha anche mostrato vari fotogrammi con un sacco di detriti di astronavi, raccolti attorno ad almeno due pianeti. Anche se questo non è stato stabilito nell'episodio di Voyager, è possibile che "The Burn" non solo abbia impedito alle navi di andare a curvatura, ma abbia anche distrutto le navi che cercassero di andare a curvatura o che fossero già a curvatura.
Secondo quanto detto da Alex Kurtzman, l'obiettivo della terza stagione di Discovery sarà quello di riportare in auge la Federazione dei Pianeti Uniti, la quale si ritrova in pieno mood di sopravvivenza, dimostrando chiaramente come le risorse siano state ridotte all'osso. In una scena del trailer è possibile vedere sia il Comandante Burnham che Saru unirsi alla nuova Flotta Stellare, indossando nuovi distintivi e ritornando nello spazio profondo con la U.S.S. Discovery.
Fonte: TrekMovie
STAR TREK TRIVIA
All'interno della serie di romanzi di Star Trek: Destiny, scritta da David Mack, i Borg vengono letteralmente assimilati dai Caeliar, causa prima dell'esistenza dei cyborg (uno dei loro membri sarebbe infatti diventato la prima Regina Borg). Ciò non toglie che vi possa essere qualche sacca Borg sopravvissuta che abbia continuato a giocare con il fuoco (letteralmente) e a creare un'elevata quantità di Particelle Omega, al punto da disturbare addirittura tutto il subspazio della nostra Galassia.