[Recensione] Star Trek: Discovery - Aftermath volume #1 | Talking Trek

Aftermath è una miniserie di fumetti divisa in tre parti, scritta da Kirsten Beyer e Mike Johnson e pubblicata da IDW Publishing. Gli albi raccontano cosa succede nel 23esimo secolo dopo che la U.S.S. Discovery ha imboccato il wormhole che l'ha portata 930 anni nel futuro. Gli eventi narrati si collocano prima della scena finale dell'ultimo episodio della seconda stagione di Star Trek: Discovery, quando vediamo Spock mettere piede sulla plancia dell'Enterprise perfettamente sbarbato.
In questa recensione analizzeremo il primo dei tre volumi, uscito a settembre 2019.

Aftermath, capitolo uno: la nube prima della tempesta
Il fumetto si apre con alcuni dissidenti Klingon che fanno fatica ad accettare L'Rell come Cancelliere per la sua eccessiva facilità nel fidarsi della Federazione. Nel frattempo L'Rell si rende sempre più conto di come tutti questi scambi culturali fra i due popoli stiano facendo perdere smalto alla sua razza e il consenso tra i vari casati.
Il capitano Christopher Pike prova in tutti modi a convincerla a continuare ancora a fidarsi di lui e della Federazione, soprattutto dopo ciò che è stato affrontato e superato insieme, ma se in questa collaborazione Pike vede un'opportunità L'Rell vede una debolezza.
''L'Rell ed io abbiamo più cose in comune della semplice responsabilità del comando.
Entrambi abbiamo perso diversi amici durante la guerra e dopo.
Devo assicurarmi di non perdere questa opportunità di mantenere la pace.
Devo fare la scelta giusta.''
- Christopher Pike
Nelle pagine successive il fumetto ci catapulta nei ricordi di Spock. Il giovane Vulcaniano viene aggredito da una banda di teppisti 'estremisti della logica'. Un'altrettanto giovane Michael Burnham gli viene in soccorso, facendosi strada dispensando prese vulcaniane ai bulli.
Si torna al presente, e ritroviamo uno Spock ancora barbuto che si rende conto di quanto le manchi sua sorella, di quanto le fosse di conforto nei momenti di solitudine:
''Per tanti anni, dopo esserci separati da bambini, ho convinto me stesso che non avevo più bisogno del suo consiglio. Ora il nostro rapporto è ricostruito, ma siamo di nuovo... separati. E mi ritrovo ad aver bisogno di un suo ultimo messaggio. Mi ha aiutato a calmare la mente, a trovare un equilibrio tra logica ed emozione. Tra essere vulcaniano e umano."- Spock
La vicenda continua con L'Rell che convoca tutti i 24 casati Klingon, nella speranza di riconquistare la loro fiducia. Il suo obbiettivo: cercare di sfruttare tutte le aperture da parte della Federazione nei prossimi trattati di pace, scoprirne i punti deboli e prepararsi ad attaccare.
Dall'altra parte il Capitano Pike fa visita a Spock nella sua residenza di famiglia su Vulcano. Accolto da una stranita Amanda, chiede a Spock di riunirsi a lui. Inizialmente il Vulcaniano sembra riluttante all'idea di riprendere il suo ruolo a bordo ma, dopo una serie di convincenti parole da parte del suo Capitano, accetta di ritornare sull'Enterprise come consigliere, restando pur sempre in congedo.

''Spock sei molto più che un semplice ufficiale scientifico per me.Tu e Numero Uno siete le persone di cui mi fido di più!''- Christopher Pike
Il nemico del mio nemico è il mio miglior amico 
Il fumetto si conclude tra le schiere klingon, con L'rell che ingaggia Kor come ufficiale della sicurezza nella missione sul pianeta Vaset.
Kor è un guerriero forzuto e pieno di sé, figlio di uno dei maggiori oppositori di L'rell nell'impero Klingon.

Voto Finale: 6.5/10
Pro:

  • Lo stile dei disegni è piuttosto grazioso.
  • Trama canonica, riconosciuta dagli autori.
  • Assolutamente gradevole da seguire, sostenuto da buone fasi alternate, fra Federazione e impero Klingon.
Contro:
  • Il vero colpo di scena non arriva mai.
  • La caratterizzazione e l'evoluzione dei personaggi resta piuttosto immutata.
  • Non vi è una versione italiana del fumetto, lo si trova solo in lingua originale.