QUANDO LA VOYAGER DIVENTA... ESTREMAMENTE PICCOLA.
In un articolo intitolato "I micronuotatori colloidali stampati in 3D a propulsione catalitica", pubblicato il mese scorso sulla rivista Soft Matter, un team di ricercatori dell'Università di Leiden, nei Paesi Bassi, ha mostrato i suoi ultimi sforzi, tra cui la realizzazione di un microswimmer a forma di una minuscola nave stellare di classe Intrepid.
I "microswimmer" artificiali sono oggetti di dimensioni paragonabili a quelle dei batteri, tipicamente 1-10 µm, che si possono spingere attraverso i liquidi. In termini cari ai fan di Star Trek, sono dei piccolissimi naniti o nanobot. Generalmente i microswimmer sono oggetti sferici in grado di navigare nel corpo umano e portare sostanze specifiche in aree dove queste abbiano una specifica utilità, ma i fisici di Leiden hanno utilizzato una nuova stampante Nanoscribe Photonic Professional per creare oggetti più complessi e dalle forme insolite.
Questi microswimmer possono spingere sé stessi attraverso i liquidi utilizzando reazioni chimiche. Il loro rivestimento di platino reagisce, infatti, ad una soluzione di perossido di idrogeno e garantisce una mobilità piuttosto elevata. Così facendo si può dire che la minuscola U.S.S. Voyager può effettivamente volare... nuotare, se si vuole essere precisi.
I ricercatori sperano che si possano sviluppare microswimmer in grado di eseguire comportamenti complessi che possano essere utilizzati in una serie di applicazioni pratiche, compresi i trattamenti farmacologici. Forse un giorno una piccola astronave volerà intorno al vostro flusso sanguigno salvandovi la vita.
Fonte: TrekMovie