Ritorno allo Chateau Picard...senza Picard
Il trailer inizia con un'inquadratura che mostra il vigneto dello Chateau Picard in Francia, dove abbiamo incontrato l'ammiraglio Jean-Luc Picard in pensione nella prima stagione.
Tuttavia, questa volta Jean-Luc non è presente da nessuna parte. Non lo vediamo neanche all'interno del suo studio, pieno di momenti del suo passato [Nota a margine: questo è uno studio differente (forse una biblioteca?) da quello visto allo Chateau e ricreato poi su La Sirena nella prima stagione].
È una questione di tempo..e del passato di Picard
La prima cosa che vediamo entrando nello studio di Picard è un orologio, che stabilisce il tema di questo teaser: il tempo. Possiamo chiaramente sentire la voce fuori campo dell'ex ammiraglio dire:
"La vera ultima frontiera è il tempo.."La telecamera inizia poi a fare una panoramica della stanza mentre Picard continua a parlare:
"..il tempo può trasformare anche le nostre azioni più impulsive e sconsiderate..in storia.."
Ci concentriamo quindi su un tavolo con sopra la Tavola del Riconoscimento, un antico artefatto bajoriano che Benjamin Sisko ha scoperto nell'episodio "The Reckoning" di Star Trek: Deep Space Nine. In un momento "impulsivo", Sisko ha rotto la tavoletta che ha liberato un Profeta intrappolato e i Pah-Wraith, esseri energetici e nemici giurati, che per caso esistono anche fuori dal tempo. Non è chiaro perché Picard dovrebbe avere questa tavoletta se non per il suo interesse per l'archeologia.Poi si la nostra attenzione si sposta su di un dipinto della USS Enterprise-D, nave che Picard ha capitanato in Star Trek: The Next Generation. Un vascello che è stato distrutto nel film Star Trek: Generazioni. Questo sembra essere lo stesso dipinto presente nella sala di preparazione (ready room) di Picard sull'Enterprise-D.
Il giro della stanza continua, così come la voce fuori campo di Picard:
"..quello che facciamo in una crisi spesso ci pesa meno di quello che vorremmo aver fatto..quello che avrebbe potuto essere.."
In questo modo vediamo altri elementi provenienti dal passato di Picard, a partire dal suo vecchio badge della Flotta Stellare, che gli abbiamo visto usare nella prima stagione della serie.Posiamo lo sguardo anche su due libri. Il primo è Paradise Lost il poema epico di John Milton sulla cacciata dell'uomo dal Giardino dell'Eden, che è stato già citato in Star Trek. Inoltre, "Paradise Lost" è anche il titolo di un episodio di Deep Space Nine dove un gruppo di elementi disonesti nella Flotta Stellare tenta un colpo di stato.
Il secondo libro invece si intitola The Long Dark Tunnel, che è un romanzo fittizio della serie Dixon Hill, noto per essere uno dei preferiti di Picard.E durante la frase "cosa avrebbe potuto essere" la telecamera indugia su un modellino della USS-Stargazer, la prima astronave comandata da Picard, che fu gravemente danneggiata e abbandonata dopo la battaglia di Maxia, dove usò per la prima volta la Manovra Picard. Anche uesto potrebbe essere lo stesso modello che Picard aveva nella sua sala di preparazione (ready room) della USS Enterprise-D, vista anche nella prima stagione di Picard nel suo archivio della Flotta Stellare.
L'ultimo oggetto su cui ci focalizziamo è una clessidra, con la sabbia interna che va all'indietro.
La voce fuori campo di Picard termina il suo soliloquio con:
"..il tempo offre molte opportunità, ma mai una seconda possibilità."
E con questo, la nostra attenzione si sposta su un tavolo da gioco con un mazzo di carte e una sola regina di cuori. Questo sembra lo stesso mazzo di carte visto nella sequenza del sogno che ha iniziato la prima stagione di Star Trek: Picard, che lo vedeva giocare a poker con Data. Quella partita terminava con Data che giocava una mano composta da cinque carte Regina di Cuori identiche.
Una voce familiare
La Regina di Cuori comincia quindi a dissolversi, lasciando solo la Q di Queen.
Il teaser termina sfumando al nero, tranne che per quell'unica Q. Sentiamo poi la voce di John de Lancie nei panni di Q che dice l'ultima cosa che gli abbiamo sentito dire al capitano Picard nel finale di serie di Star Trek: The Next Generation:
"Il processo non finisce mai."
Facciamo di nuovo il salto nel tempo
Mettedo insieme tutti i puntini, unendolo a ciò che si sono detti de Lancie e Patrick Stewart dutante il loro panel al First Contact Day, è possibile ipotizzare che il coinvolgimento di Q nella seconda stagione di Star Trek: Picard avrà a che fare con i viaggi nel tempio.
Sia Picard che Q hanno giò attuato dei salti temporali nel corso di Star Trek: The Next Generation, incluso il già citato finale di serie "Ieri, oggi, domani".
Durante il panel, Stewart ha parlato dell'introduzione di Q in Star Trek: Picard dicendo che arriverà "in un momento sconvolgente" aggiungendo che ci sarà "trauma significativo" per l'ex ammiraglio. Questo ricorda l'episodio di The Next Generation "Una seconda oppurtunità", che trattava la questione del rimpianto e l'opportunità di avere una seconda opportunità. Quell'episodio presentava Q nella tradizionale iconografia divina, il che potrebbe collegarsi all'inclusione del biblico Paradise Lost di Milton visto nel trailer.Se il Q di Star Trek: Picard sia più vicino al Dio o al Diavolo di Milton è qualcosa che scopriremo solo nel 2022.
Fonte: TrekMovie
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