[Star Trek: Lower Decks] Lo showrunner Mike McMahan parla della seconda stagione, degli easter egg mostrati e del coordinamento con Prodigy!
Talking Trek l'ha interamente tradotta per voi in questo articolo.TrekMovie: Uno dei contenuti speciali presenti nel Blu-ray riguarda gli easter egg presenti nella serie. Come penso saprai, sia noi che altre testate abbiamo realizzato articoli settimanali per cercare di scoprire ogni riferimento nascosto..
Mike McMahan: Sì, vi abbiamo tenuto molto occupati. Quasi mi dispiace.
TrekMovie: Ciò che ti chiedo è: come siamo andati? Ci sono molti riferimenti che nessuno ha notato?
Mike McMahan: È divertente. È una specie di combinazione. Alcuni disegnatori ne hanno infilato qualcuno all'ultimo minuto, perché lavoriamo alle cose fino all'ultimo secondo disponibile. In questo modo hanno infilato roba che non ho colto nemmeno io fino alla messa in onda, ed ero tipo: "Oh, maledetti". Vedervi trovare e scoprire tutta quella roba, beh...è stato fantastico. Ce n'erano veramente tanti. Vi siete accorti di tutto, praticamente...avete fatto un lavoro incredibile. È terrificante lavorare alla seconda e terza stagione sapendo che c'è un esercito di persone più intelligenti di me che stanno studiando il mio lavoro frame per frame.
Ma dirò che l'unica cosa di cui forse non vi siete accorti è che, durante la scrittura fase di scrittura, le motivazioni dei personaggi e le svolte di trama spesso risultano ridicole. Ma molte volte le cose più ridicole sono basate su episodi di Star Trek in cui altri personaggi hanno fatto una scelta simile in circostanze differenti. Si può dire che sia quasi un modo di decostruire le cose in Lower Decks, che la scelta che un personaggio fa è basata su cose che tu spettatore hai già visto in Star Trek. In questa maniera vedi le vecchie serie in modo nuovo e soprattutto le vedi attraverso la lente di qualcuno che hai appena incontrato. È con questo criterio che arriviamo a dire "Ok, stiamo realizzando una commedia. Stiamo piegando le regole a nostro piacere, anche se è già stato fatto prima."
Quelli che ti ho appena citato non sono easter egg e, a dire il vero, forse non chiamerei così nemmeno tutte le cose che voi ragazzi avete trovato. A volte, quando guardiamo dentro un armadio o entriamo in un negozio, vediamo delle cose sullo sfondo. È un meccanismo che ci diverte molto. È come se stessimo riutilizzando oggetti di scena di altre serie di Star Trek, che è proprio quello che hanno fatto anche loro! Quando guardi Star Trek: Generazioni pensi subito "Ho già visto tutta questa roba prima". Noi lo stiamo facendo per cercare di costruire il mondo. Molto di quello che voi chiamate easter eggs altro non sono che il nostro modo per dire: "Ehi, non spaventatevi se la nostra serie è animata ed è una commedia dalla durata molto più breve e veloce e un po' più folle, perché state guardando cose che già conoscete". La serie è ambientata nel 2380 e le vicende si svolgono a bordo di una nave della Flotta Stellare - una nuova nave della Flotta Stellare -, è normale che ritroviate qualcosa di familiare.
TrekMovie: Spesso parliamo solo di "riferimenti", ma li abbiamo rinominati "easter eggs" dato che nel Blu-ray sono chiamati così. Come se fossero una delle caratteristiche principali della serie. Hai intenzione di mantenerli sempre presenti nelle prossime stagioni di Lower Decks? O preferiresti allontanarti e smettere di inserirli?
Mike McMahan: Penso che la ragione per cui c'è scritto "easter eggs" sul Blu-ray è che c'è bisogno che le persone vengano attratte subito, senza stare a interrogarsi se sono davvero easter eggs o solo riferimenti. Penso che "easter eggs" in gergo significhi proprio "Qui ci saranno cose che riconoscerete". Per me, la serie sarà sempre un misto di familiare e nuovo. Ogni volta che facciamo qualcosa come la creazione di una nuova razza aliena, passiamo in rassegna tutti gli episodi di Star Trek in cui ci sono alieni, anche se spuntano solo sullo sfondo, che il pensiamo il pubblico vorrebbe rivedere. Ad esempio, gli Exocomp non sono comparsi molto spesso nella Flotta Stellare. Ma io li amo e volevo riportarli indietro, e lo stesso vale per i Pakled.
Quindi c'è una sorta di sottile linea che collega le cose nuove che mostreremo - perché stiamo anche creando nuove razze aliene - e quelle già viste. Quindi penso che, dal punto di vista degli easter egg, Lower Decks giocherà sempre con cose conosciute e renderà loro omaggio. Avere un intero contenuto speciale dedicato nel DVD è fantastico. Per voi che li avete riconosciuti tutti sarà un modo veloce per rivederli, ma per qualcuno che non è così esperto potrebbe diventare la migliore scusa per dire: "Dovrei andare a vedere quell'episodio di The Next Generation.". E questo è davvero forte.
Però io voglio che la serie non si riduca ad un semplice contenuto speciale in un cofanetto. Gli episodi non sono fatti per essere decostruiti. Sono fatti per essere goduti, sentire la tensione, vivere insieme ai personaggi e ridere. Poi, forse, alla seconda visione possono anche essere decostruiti pezzo per pezzo e si possono trovare tutti gli easter egg che abbiamo nascosto. Con il formato in DVD la cosa bella è che, se hai veramente voglia di cercarle tutte, c'è un modo diverso per farlo senza dover mettere in pausa ogni volta gli episodi.
TrekMovie: Hai detto in precedenza che vedremo più personaggi appartenenti a Star Trek nella seconda stagione, un po' come Riker che hai introdotto nella prima stagione. Molti hanno notato che Riker è un po' diverso in Lower Decks. C'è persino una folle teoria dei fan secondo cui in realtà si tratta di Thomas Riker...
Mike McMahan: Ah, questa poi! Thomas Riker è un idiota. Si è unito ai Maquis...come gli è venuto in mente. Il nostro Riker è il vero Will Riker.
TrekMovie: Ipotizziamo che chiamerai Michael Dorn per interpretare Worf o Gates McFadden per interpretare Beverly. Possiamo aspettarci lo stesso tipo di cosa fatta con Riker, ovvero una versione più ampia di questi personaggi in cui si scelgono alcuni elementi da vedere quasi come una visione caricaturale di loro stessi?
Mike McMahan: Dipende. La risposta più semplice è: sì, certo. Sarà una mia versione di loro perché li scriverò e li dirigerò. Ma poi, naturalmente, saranno loro a bilanciare il tutto. Quando abbiamo lavoriamo con Jonathan Frakes, Marina Sirtis e John de Lancie abbiamo chiesto loro: "Dimmi come il tuo personaggio direbbe questa battuta". Riscriviamo la battuta in cabina di doppiaggio più volte. Registriamo in modi diversi. Troviamo una grande via di mezzo.
Quando stavamo lavorando con Jonathan Frakes lui disse: "Cavolo, sarebbe fantastico se potessi dire 'allarme rosso!' qui". Adoro il modo in cui Riker lo dice, così abbiamo riscritto la scena per assicurarci che potesse iniziare esattamente nel modo in cui gli piace farlo. Per me, riportare in vetta un personaggio del passato deve avere un senso dal punto di vista diegetico. Deve avere senso nella serie. Deve avere senso per dove quel personaggio si trova nel canone e nella linea temporale in quel momento. Se decideremo di esagerare un suo tratto non sarà mai qualcosa per prenderlo in giro, ma semplicemente per mettere in risalto un certo suo aspetto.
È difficile perché non vogliamo ridicolizzare o sminuire nulla di ciò che le persone hanno fatto, ed è per questo è poco probabile che Sir Patrick Stewart apparirà mai in Lower Decks. Come farà la nostra minuscola nave ad imbattersi in lui? Molti degli altri co-protagonisti sono più facili da piazzare. Con Frakes e Marina, è stato semplicissimo perché avevo parlato con Jonathan prima che proponessimo la serie e lui ha subito detto di adorare l'idea. Personalmente amo tutti i personaggi di tutto Star Trek, e voglio svolgere un bel lavoro con loro. Ma per farlo bisogna stare attenti. Devi saper riconoscere chi sono e sentirti come se fosse una loro celebrazione, senza utilizzarli e disfartene come se niente fosse.
Quindi, mi piacerebbe lavorare con tutti loro. Vorrei che la serie durasse sette stagioni in modo da potermi assicurare di inserire tutti man mano che si va avanti. Ma voglio scriverli nel modo e nel momento giusto, altrimenti sembrerà che la serie è cambiata per loro. E soprattutto, non vorrei avere fretta nello scriverli. Mi sentirei mortificato se pensassero che lo sto facendo solo per dar loro il contentino. Voglio che i vari attori vivano con me il giorno, o il periodo, più bello dei loro personaggi.
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