[Star Trek: Lower Decks] Kate Mulgrew svela come la sua Janeway incontrerà l'equipaggio protagonista
La serie animata per bambini Star Trek: Prodigy debutterà alla fine di quest'anno negli Stati Uniti su Paramount+, con Kate Mulgrew nei panni di una versione olografica del capitano Janeway.
I dettagli riguardo la serie sono ancora scarsi, ma grazie alle dichiarazioni della Mulgrew è possibile avere un quadro leggermente più chiaro.
Come l'equipaggio di Prodigy incontrerà la Janeway olografica
Da quando è stata annunciata per la prima volta ormai due anni fa, è stato reso noto che Star Trek: Prodigy seguirà un "variegato equipaggio di giovani alieni" che trovano e requisiscono una nave abbandonata della Flotta Stellare e la usano per partire all'avventura "navigando in una galassia più grande, alla ricerca di un futuro migliore". Il mese scorso è stato rivelato che i ragazzi saranno aiutati da un "ologramma di addestramento di emergenza" nella forma del capitano Janeway, doppiato da Kate Mulgrew in persona.
In una recentissima intervista a promozione della serie Mr. Mercedes, Kate Mulgrew ha rivelato più dettagli su Star Trek: Prodigy, a partire da come ha ottenuto il lavoro e perché sia così importante per il franchise:
"Tutto quello che so mi è stato raccontato nel corso di una telefonata - che ho ricevuto mentre stavo lavorando in Mr. Mercedes - con Alex Kurtzman, che è diventato il responsabile dell'intero franchise. Tutto ciò che riguarda Star Trek appartiene a lui. È un ragazzo incredibilmente intelligente, davvero astuto. Capisce come deve muoversi, quale messaggi mandare e sa come far agire i nuovi protagonisti. Capisce la mentalità in un modo che io non conosco. L'unica fascia d'età che Star Trek non aveva ancora raggiunto erano i giovani, i ragazzi. È riuscito ad avvicinare i giovani dai 20 ai 35 anni."
Il commento della Mulgrew è perfettamente in linea con le precedenti dichiarazioni che Kurtzman e ViacomCBS avevano rilasciato, in cui affermavano di vedere Star Trek: Prodigy come "fondamentale" per lo sviluppo del franchise. Per sottolineare come lo serie si rivolgerà ai bambini, Mulgrew ha rivelato l'impostazione e l'introduzione del suo storico personaggio:
"In Star Trek: Prodigy cinque ragazzi sono incarcerati su un oscuro pianeta in una parte inesplorata della galassia. Scappano dalla loro prigionia e corrono via, trovando così un'astronave sepolta nella sabbia. Naturalmente le guardie della prigione li inseguono. I ragazzi non riescono a far decollare la nave e gli scudi non funzionano, tutto sta andando a rotoli ma...improvvisamente qualcuno preme un pulsante e "Ciao, ragazzi. Vedo che siete bloccati qui. Posso aiutarvi?" Ed ecco il Capitano Janeway in forma olografica.
Quindi penso che sia davvero capace di catturare l'immaginazione anche dei bambini più piccoli. Potranno sedersi insieme alle loro mamme che mi hanno conosciuta in Star Trek: Voyager, e insieme ai loro papà che hanno amato tutto il franchise. Sarà una serie dedicata a tutta l'intera famiglia, nessuno escluso."
Le lezioni imparate dopo 7 anni nel Quadrante Delta
"Tutti sono innamorati di Star Trek. Non ne avevo la minima idea quando mi era arrivata la prima volta la chiamata per recitare in Voyager. Non me lo immaginavo proprio. Forse non avrei mai ottenuto la parte se avessi saputo quanto era grande e importante. Ma non lo sapevo. Ho chiesto a tutti: "Cos'è? Che cos'è?" Vedevo la fantascienza da lontano, senza avvicinarmi. Non la consideravo affatto il mio genere. Poi mi hanno detto: "Beh, sei un'idiota perché questa cosa è vasta e molto, molto importante nella cultura". Ma non ne avevo idea quando sono andata a fare l'audizione. Penso che sia stata quell'ignoranza di partenza a favorirmi. Ho riso di gusto mentre lavoravo costantemente a Janeway, soprattutto quando mi hanno detto che era il primo capitano donna. L'ho resa fin da subito sfacciata. Impertinente. Ma anche preoccupata, vulnerabile. Credo anche un po' divertente. Così mi sono portata a casa la giornata."
"Il fatto di essere il capitano Janeway e il sedersi sulla poltrona del capitano come prima donna al timone di una nave stellare, mi ha cambiato la vita. Completamente. Rick Berman, che allora era il responsabile del franchise, mi anticipò che sarebbe successo. Quando me lo disse mi misi a ridere e pensai: "Oh, sì, lo dicono tutti". Ma poi è successo davvero. Sono entrata in qualcosa di grande, di veramente enorme."
"È stato un bel capitolo. Prima l'hai definito un incarico, ed è esattamente quello che è stato. Sono stati sette anni in un posto molto particolare. Su quel set ho stretto amicizie che mi hanno poi accompagnata per tutta la vita. Ho imparato un sacco di cose su me stessa, alcune delle quali non così ammirevoli, ma la maggior parte sono in realtà abbastanza buone. Ho imparato a stare in piedi per diciotto ore al giorno consecutive, a ricordare a me stessa che l'eccellenza è doverosa in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione. Credo di aver imparato una sorta di straordinaria disciplina durante quegli anni. Stavo crescendo due bambini piccoli da sola, quei giorni e quelle settimane erano molto lunghi. Mi sono detta: "L'unica cosa che puoi fare per sistemare le cose con i tuoi figli è fare del tuo meglio". E penso di poter essere stata d'esempio per delle giovani donne. E questo è assolutamente gratificante".