All'inizio del panel, Star Trek: Prodigy è stato descritto da Kevin Hageman come:
"la prima serie di Star Trek che sarà effettivamente attraverso gli occhi di personaggi che sono al di fuori della Flotta Stellare"
ad eccezione della Janeway ologramma, naturalmente.
Un progetto ambizioso
Durante il panel O'Connell ha definito il look generale della serie "audace", Ben Hibon ha risposto affermando che il design riflette la grande ambizione di voler raccontare una storia dal punto di vista dei bambini, con l'obbiettivo di aprire le porte del franchise ad una nuova generazione - ma anche a chi non ha mai visto Star Trek. Quindi la serie non è unicamente dedicata ai bambini, ma vuole rivolgersi agli appassionati dell'animazione e della fantascienza. Con l'ambizione di avere bambini e genitori che la guarderanno insieme, i creatori hanno voluto
"assicurarsi che abbia quel tipo di impatto visivo e dato che Star Trek: Prodigy è canonico...vogliamo che questa serie e questa storia si inseriscano in quell'universo incredibilmente ricco che Star Trek offre..."
Dan Hageman ha aggiunto che, poiché sapeva che Star Trek: Prodigy sarebbe stato visto come il fratellino minore nell'universo di Star Trek della CBS:
"...vogliamo essere quel fratello o quella sorella minore che schiaffeggia il maggiore e gli dice 'Non sottovalutarmi.'"
Dal si divete a giocare con la Janeway ologramma
Brett Gray ha descritto il personaggio di Dal come qualcuno che impara a conoscere chi gli sta accanto man mano che gli episodi vanno avanti, per poi cominciare a comprendere se stesso, chi è, e qual è anche il suo posto nell'universo.
"E poi viene addestrato da Janeway!"
ha aggiunto con enfasi.
Quando Kate Mulgrew ha menzionato il suo talento per i "trucchetti vocali" Gray ha aggiunto che Dal si diverte molto a giocare con la Janeway ologramma. I colleghi presenti al panel hanno parlato di come l'attore li abbia lasciati a bocca aperta sin dall'audizione. Gray ha ammesso che quando è arrivato al provino, in nettissimo anticipo, era in soggezione della lobby di Nickelodeon. Così, per stendere i nervi, si è semplicemente sistemato fuori dalla stanza per leggere la pila di copioni che era lì per lui. Poi si è tolto le scarpe e ha dimenticato dov'era mentre leggeva. Quando hanno chiamato il suo nome si è alzato ed è entrato, dimenticando che le sue scarpe erano ancora lì fuori.
Gwynn (Ella Purnell) è un personaggio in conflitto
Gwynn, una Vau N' Akat, è stata descritta da Ella Purnell come una persona che all'inizio è piuttosto chiusa verso chi la circonda,
" subisce molto il controllo da parte di suo padre".
Ha i suoi ideali e le sue convinzioni, ma è un personaggio molto conflittuale, con "due lati con cui combatte costantemente". Nel corso della stagione, riesce a diventare una ragazzina - finalmente riuscirà a godersi la sua vera e giovane età
"imparando a lasciarsi andare e a divertirsi un po'. Ed è allora che la vera Gwynn comincerà a venire fuori".
La Purnell ha aggiunto che Gwynn è una traduttrice in grado parlare un sacco di lingue diverse, dichiarazione che ha portato alla grande rivelazione...
..ci saranno i Klingon!
La Purnell e gli Hageman hanno parlato a lungo di come trovare le traduzioni in Klingon per far parlare Gwynn. I tre hanno setacciato YouTube, trovando però una serie di discrepanze tra un vido e l'altro. Così hanno fatto il passo successivo, facendo ricorso a qualcosa di più ufficiale: il traduttore Klingon ufficiale di Star Trek. (L'ipotesi è che si riferiscano a Robyn Stewart, la consulente della lingua Klingon nelle prime due stagioni di Star Trek: Discovery, dato che hanno detto "lei". Altrimenti potrebbe trattarsi di Marc Okrand).
"Migliaia di bambini di cinque anni parleranno fluentemente il Klingon!"
ha scherzato la Mulgrew.
Rok-Tahk di Rylee Alazraqui è una gran tenerona
Gli Hageman hanno parlato di come i piani alti della produzione fossero fin dal principio molto determinati sulle scelte dei doppiatori adulti, mentre invece sono stati ben più liberi nella scelta del membro del cast più giovane. I due fratelli erano determinati a comprendere nel cast un bambino e Alazraqui, di soli 10 anni, era la scelta perfetta - considerando che il personaggio che doppia ha otto anni:
"È un piccolo mostro di roccia carino che ama gli animali ed è molto divertente interpretarla perché posso essere me stessa"
ha dichiarato la giovanissima doppiatrice.
"Ci sono un sacco di mostri rocciosi nella fantascienza"
ha aggiunto Dan Hageman
"e fin da subito il nostro pensiero è stato 'Qual è un mostro roccioso che non è ancora stato visto?'"
Gli Hageman hanno pensato che per Dal
"se ci fosse una persona perfetta con cui fare amicizia su un pianeta minerario alieno, anche solo per via dell'aspetto, sarebbe un mostro di roccia gigante".
"I nostri protagonisti arrivano, non sanno bene cosa devono fare, non conoscono le parti di una nave"
spiega Kevin
"Ma subito si dicono: 'Guardate il Brikar. Guardate il serbatoio qui. È chiaro che questo sarà il nostro addetto alla sicurezza, giusto?". Ma è solo una grossa bambina. Odia combattere. Ama la scienza. E noi ce ne siamo tutti innamorati".
Il Jankom Pog di Jason Mantzoukas "non sempre riesce in quello che fa"
Mantzoukas ha parlato di come Jankonm Pog sia l'ingegnere e meccanico che cerca sempre di aggiustare ciò che non va per far funzionare le cose, ma che non sempre ci riesce. L'attore ha aggiunto che, avendo il tipico carattere da Tellarita, ha spesso opinioni contraddittorie rispetto al resto dei personaggi.
Zero di Angus Imrie è un Medusano senza sesso con un bel po' di cose da imparare
Angus Imrie ha detto di interpretare una
"entità senza sesso e non corporea"
e ha definito il suo personaggio come
"una fonte di luce, essenzialmente".
Ha descritto i medusani come non molto bravi nelle convenzioni sociali; poiché possono leggere la mente, Zero può leggere i pensieri delle persone che lo circondano e ha la tendenza a spifferare ciò che gli altri pensano. Ma nel corso della serie imparerà a comprendere le emozioni degli altri, cosa che lo aiuterà moltissimo a crescere.
Murph di Dee Bradley Baker è un "blob senziente"
Bradley Baker ha rivelato che il suo personaggio, Murph, è un conoscente della piccola Rok-Tahk. Mentre Murph comprende perfettamente cosa sta succedendo attorno a lui, gli spettatori non sono in grado di capirlo, il che è stato reso chiaro quando Baker ha parlato nella "voce" di Murph, che sembrava avere un disperato bisogno di un traduttore universale.
Kate Mulgrew dice di interpretare "Janeway al suo meglio"
Kate Mulgrew ha subito descritto la Janeway ologramma come
"devastantemente bella".
Poi ha spiegato che lei si trova lì per aiutare l'equipaggio a far funzionare la loro nave e a portarla in un posto migliore in "un'altra galassia". La Janeway ologramma è fortemente determinata ad aiutare i ragazzi, e conserva tutte le qualità direttamente da Star Trek: Voyager:
"È divertente, si preoccupa, può essere severa, ed è forte e potente."
Star Trek: Prodigy parla di un futuro luminoso
Baker e Mantzoukis hanno entrambi raccontato che, da bambini, guardavano con grande entusiasmo le repliche della Serie Classica e hanno anche dichiarato quanto la serie fosse importante e significativa per loro.
"L'idea vincente della serie è che hanno assemblato un insieme davvero attraente di personaggi e creature disparate chiamate a lavorare insieme. Questo concetto è stato parte fondamentale del DNA di Star Trek fin dalla Serie Classica negli anni '60."
ha detto Baker.
La Mulgrew ha parlato della
"bellezza, della profondità, della speranza e della promessa di serenità racchiuse in Prodigy. Se ci sarà una fascia d'età che prenderà tutte queste cose e le abbraccerà con un entusiasmo mai visto prima, saranno proprio i giovani".
Kate ha infine aggiunto:
"Cosa c'è di meglio che consegnare questo, alla prossima generazione?"
Fonte: TrekMovie
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