The Stories They Are a-Changin': Intervista a Massimiliano Martini, autore del saggio “Crescere con Star Trek”
Recentemente è stato pubblicato il saggio The Stories They Are a-Changin': tra genere, identità e inclusione", edito da Resh Stories, che ha formato una squadra di eccellenti autori con lo scopo di analizzare quattro tra le maggiori saghe: Star Trek, Sherlock Holmes, Star Wars e Doctor Who, in un'ottica tutta nuova.
Ad aprire il volume è Massimiliano Martini, vecchia conoscenza di Talking Trek, con il saggio 'Crescere con Star Trek', narrando la storia di un padre quarantenne che ha introdotto la visione di Star Trek verso una giovanissima figlia, estranea ma non troppo a questo universo, tra momenti di ilarità e riflessione.
La nostra redazione ha ottenuto un'intervista esclusiva con l'autore, sulle molteplici sfide e aspetti che ha dovuto affrontare.Salve Max, è un piacere riaverti ai nostri microfoni, è passato circa un anno dalla nostra ultima collaborazione. Puoi raccontarci come ti sei tenuto impegnato in questo ultimo periodo?
Ad esempio sappiamo che sei stato coinvolto nella scrittura di un un libro edito da Resh Stories.
Ad aprire il volume è Massimiliano Martini, vecchia conoscenza di Talking Trek, con il saggio 'Crescere con Star Trek', narrando la storia di un padre quarantenne che ha introdotto la visione di Star Trek verso una giovanissima figlia, estranea ma non troppo a questo universo, tra momenti di ilarità e riflessione.
La nostra redazione ha ottenuto un'intervista esclusiva con l'autore, sulle molteplici sfide e aspetti che ha dovuto affrontare.Salve Max, è un piacere riaverti ai nostri microfoni, è passato circa un anno dalla nostra ultima collaborazione. Puoi raccontarci come ti sei tenuto impegnato in questo ultimo periodo?
Ad esempio sappiamo che sei stato coinvolto nella scrittura di un un libro edito da Resh Stories.
Ciao ragazzi. Grazie per avermi accolto sulle pagine di Talking Trek!
In questo ultimo anno, tolti gli impegni lavorativi e di padre, come avete anticipato ho scritto il saggio “Crescere con Star Trek” e mi sono anche avvicinato molto al mondo delle fanfiction dedicate al franchise. Devo dire che per me, che sono sempre stato un “purista” del canone Trek, mettere le mani in qualcosa di completamente separato dal canone e frutto della fantasia dei fan è stato quasi sconvolgente. Ma in senso buono! È stato trovare una ventata di aria fresca in un ambiente che conoscevo bene e che iniziava perfino ad apparire rigido sotto certi aspetti. E devo ringraziare Chiara Saroglia, anche lei una vecchia conoscenza di Talking Trek, come me, che mi ha introdotto in questo mondo e che sul suo blog www.chiarasaroglia.com pubblica delle fanfiction scritte da lei che sono davvero valide.
Sappiamo che nel team autori ci sono anche Luigi Siviero, Filippo Rossi, Attilio Palmieri, Daniela Bortolotti, Gianluca Morozzi ed Eugenia Fattori.
C'è stato modo di avere un confronto fra voi, oppure ognuno ha scritto il suo saggio in totale autonomia?
C'è stato modo di avere un confronto fra voi, oppure ognuno ha scritto il suo saggio in totale autonomia?
Il lavoro è stato svolto dai vari autori in autonomia. Ovviamente eravamo coordinati dai tre curatori della collana Resh Visions, di cui il volume fa parte. David Padovani, Simone Rastelli e Dario Custagliola ci hanno reclutati proponendo il tema specifico che avremmo dovuto trattare e chiedendoci di mantenere il focus sull’evoluzione del ruolo femminile. Nel mio caso ho interpretato questa richiesta mostrando il punto di vista della figlia che cresceva.
Il tuo racconto si basa su un dialogo tra un papà e una figlia.
I vari scambi fra i due personaggi sono completamente frutto della tua fantasia o si basano su confronti che hai vissuto in prima persona nella vita reale?
I vari scambi fra i due personaggi sono completamente frutto della tua fantasia o si basano su confronti che hai vissuto in prima persona nella vita reale?
È tutto vero! Tutto quello che ho raccontato nel saggio è accaduto davvero. Ovviamente alcune parti sono state “romanzate”. Se dovessi dare una definizione più specifica, direi che l’intero saggio è “ispirato da una storia vera”.
Ti piacerebbe se questo "romanzo" incentivasse altri genitori a parlare ai loro figli (magari giovanissimi) delle proprie passioni televisive, magari coinvolgendoli in maniera attiva nella visione come è successo a te?
Beh, certo che sì. Alla fine, le nuove generazioni riusciranno mai a capire le passioni che hanno ispirato le vecchie? Se si riuscisse a creare un dialogo tra due realtà differenti, che permetta di conoscersi maggiormente e condividere i rispettivi interessi, di comprendersi a vicenda sarebbe un risultato notevole e… in fin dei conti, uno dei messaggi principali di Star Trek è proprio quello di coniugare le differenze in una grande combinazione, perché non combinare anche più generazioni di Trekker?
Fra i tanti temi cari al franchise di Star Trek che hai menzionato nel tuo saggio, qual è stato il più difficoltoso e impegnativo da affrontare?
Ci ho pensato su due o tre volte prima di inserire quel passaggio sulla guerra e sulle similitudini tra i Cardassiani e i fascisti. Non è un argomento facile da affrontare, risulta piuttosto complesso soprattutto perché di primo acchito i Cardassiani possono dare tutt’altra impressione. Solo con l’introduzione del Dominio, con cui si alleeranno, questa analogia è diventata più netta. Però immaginate di dover spiegare tutto questo a una bambina che, sì, era già stata “informata” delle brutture della guerra, della Seconda Guerra Mondiale nello specifico, durante il percorso scolastico nella scuola elementare ma che ne aveva una conoscenza del tutto parziale. Star Trek: Deep Space Nine è forse l’incarnazione Trek coi messaggi più pesanti e maturi, forse solo Star Trek: Picard ci si avvicina, e spiegarli, andando oltre il semplice intrattenimento, a chi è abituato a vedere in TV i cartoni animati delle Winx o prodotti per una fascia di età da bambini non è stato facilissimo.
Ti piacerebbe se questo saggio, o la parte da te scritta, venisse preso in esame in delle facoltà universitarie che si occupano dello studio dei media?
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Sì… anche se, per la parte da me scritta, vedrei più un coinvolgimento nelle scuole elementari o medie. Peccato che coinvolgere gli studenti di quell’età alla visione di Star Trek non sia la cosa più semplice, soprattutto considerando che l’universo Trek risulti spesso difficilmente avvicinabile.Progetti per il futuro? Ti piacerebbe scriverne un seguito?
È un prodotto vasto e complesso, spesso autoreferenziale. Diciamo che al momento spero tanto che Star Trek: Prodigy, la serie animata studiata appositamente per una fascia di pubblico preadolescente, riesca a catturare l’attenzione dei più giovani.
Ho già diversi appunti pronti per il seguito di “Crescere con Star Trek” e mi piacerebbe davvero scriverne una seconda parte. Ovviamente non dipende da me. Anche perché il formato breve necessita di essere incluso in un volume con altri saggi e, in definitiva, sono scelte che spettano alla casa editrice, motivate principalmente dalle vendite del volume “The Stories They Are A-Changin'”."The Stories They Are a-Changin': tra genere, identità e inclusione" è disponibile per l'acquisto sia in edizione cartacea (il cui costo è 13 euro) che in edizione digitale (reperibile per 7 euro), entrambe si possono trovare sul sito ufficiale di Resh Stories e su Amazon.
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