ATTENZIONE: l'articolo contiene degli spoiler riguardanti il settimo episodio della quarta stagione di Star Trek: Discovery, "...Connettere", rilasciato su PlutoTV la scorsa settimana.La USS Discovery è stata a lungo una delle navi più uniche presenti nella Flotta Stellare, a prescindere dal secolo in cui si sia trovata. Originariamente la sua singolarità era dovuta al fatto che la nave possedesse un motore a spore, adesso il computer di bordo si è rapidamente evoluto formando una sua propria coscienza dopo aver assorbito un antico deposito di dati alieno noto come la Sfera durante il trasporto dell'equipaggio nel 32° secolo. Quando il Comando della Flotta Stellare viene a sapere che il computer della USS Discovery è diventato senziente, ed ha anche sviluppato una personalità che chiede di farsi chiamare Zora, si riaccende il dibattito sulla vita sintetica reso popolare da Star Trek: The Next Generation.
Questo dibattito si ravviva dal momento in cui Zora è in grado di calcolare dove ha avuto origine la misteriosa anomalia, aiutando così a determinare che il fenomeno è stato creato artificialmente da un'entità esistente al di fuori della galassia. Tuttavia, Zora decide di nascondere questa informazione all'equipaggio, rifiutandosi di rispondere persino agli ordini del capitano Michael Burnham, poiché teme di poter mettere mettere l'equipaggio in pericolo. In risposta il Comando della Flotta Stellare invia il suo specialista, il dottor Kovich, per determinare se l'esistenza stessa di Zora viola la rigida politica della Flotta Stellare contro le astronavi che possiedono programmi di intelligenza artificiale integrati. Nel caso in cui la valutazione di Kovich trovasse che Zora si qualifica effettivamente come una violazione, egli progetta di estrarla dai sistemi della Discovery con ogni mezzo necessario.
La Flotta Stellare ha mantenuto la sua politica contro l'intelligenza artificiale integrata probabilmente in risposta al malevolo programma A.I. Controllo, che prese il controllo della divisione fantasma Sezione 31 nel 23° secolo e quasi spazzò via tutta la vita organica nella galassia prima di essere sconfitto dalla Discovery e dall'Enterprise. Il tenente, Paul Stamets, ricorda a Kovich e agli ufficiali superiori la minaccia rappresentata da Controllo, ancora visibilmente scosso dal conflitto e favorevole all'estrazione di Zora dalla Discovery o all'uso un dispositivo di sicurezza per distruggerla e impedirle di diventare un effettivo pericolo.
L'idea che la vita sintetica sia un individuo e possieda protezioni legali è emersa per la prima volta nel memorabile episodio di Star Trek: The Next Generation "La misura di un uomo". Uno scienziato della Flotta Stellare di nome Bruce Maddox tentò di prendere il controllo di Data per smantellare e produrre in serie una linea di androidi simili, sostenendo che Data fosse tecnicamente proprietà della Flotta Stellare e non un individuo. Data e il capitano Picard riuscirono ad organizzare una difesa legale che portò la Flotta Stellare a riconoscere ufficialmente Data come individuo autonomo. I diritti degli esseri sintetici sono stati il fulcro principale anche per la trama della prima stagione di Star Trek: Picard, dove la vita sintetica è stata bandita per anni dopo che un androide ha scatenato un attacco terroristico su Marte, rivelandosi solo alla fine parte di un elaborato complotto romulano.
In definitiva, Kovich vede Zora come una nuova forma di vita piuttosto che come l'intelligenza artificiale integrata che temeva fosse presente a bordo della Discovery. A Zora viene quindi permesso non solo di continuare ad esistere, ma anche di rimanere sulla Discovery piuttosto che essere distrutta o estratta dai sistemi della nave. Sebbene la Flotta Stellare è ben consapevole della minaccia che una A.I. malvagia potrebbe scatenare sulla galassia, rispetta e protegge la vita sintetica ogni volta che emerge, anche tra le sue navi. A Zora vengono infatti estese le stesse protezioni e riconoscimenti che si è guadagnato Data, sottolineando come la Federazione nel 32° secolo non abbia fatto nemmeno un passo indietro nei suoi ideali.
Fonte: CBR
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